“Un gesto vile e spregevole”. Così Daniele Ognibene, capogruppo LeU al Consiglio regionale del Lazio, ha commentato quanto accaduto a Castel d’Asso (Viterbo), dove i sindacalisti della Cgil avevano organizzato un volantinaggio per informare i braccianti agricoli della zona, soprattutto migranti, dei loro diritti, subendo una vile aggressione e venendo minacciati qualora non avessero abbandonato la zona.
“I sindacalisti – prosegue Ognibene – erano lì per svolgere il loro lavoro e sono stati minacciati: è allucinante che tutto ciò avvenga! Forse a qualcuno dà fastidio che, finalmente, si stia cercando di agire in maniera seria e concreta contro la piaga del caporalato.
La Regione Lazio – prosegue -, in tal senso, si sta adoperando da tempo per combattere questo fenomeno, ma non bisogna mai abbassare la guardia; soprattutto dopo quello che è accaduto a Viterbo. Sono vicino agli esponenti della Cgil minacciati e, inoltre, li ringrazio per il loro impegno.
Sarebbe opportuno – conclude Ognibene – che la commissione Agricoltura della Regione Lazio convocasse un tavolo di confronto con le istituzioni, presso la prefettura di Viterbo. Il caporalato è una piaga dei nostri tempi e deve essere combattuto con forza.
Fonte: tusciaweb.eu