"Andatevene tutti". A dirlo un manifestante dal palco della manifestazione di Circo Massimo. "Ministri, dove eravate, dove siete stati in questi mesi? Siamo venuti qui per fare questa domanda - ha aggiunto -. Abbiamo visto la politica non dare risposte al popolo e andare andare avanti e indietro da Bruxelles con il cappello in mano".
La tensione è salita dopo che uno dei manifestanti ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti. Sono seguiti poi lanci di oggetti contro gli stessi giornalisti e le forze dell'ordine. I manifestanti hanno lanciato bottiglie di vetro e altri oggetti contro giornalisti e forze dell'ordine in tenuta anti sommossa. I disordini sono durati diversi minuti poi i partecipanti hanno indietreggiato e stanno ora scendendo all'interno del Circo Massimo. La tensione è salita perché un manifestante stava rilasciando dichiarazioni ai cronisti. Prima la lite tra alcuni partecipanti al sit-in e poi è scattato il lancio di oggetto contro i giornalisti e le forze dell'ordine.
Pd Campidoglio, città umiliata da violenti - "Assistiamo sgomenti alle dirette e alle immagini che arrivano dalla manifestazione di Forza Nuova al Circo Massimo. Ancora violenza nel cuore di Roma ad opera di gruppi neofascisti e ultrà, questa volta la rabbia antidemocratica si scatena contro i giornalisti a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà". Così in una nota il gruppo Pd del Campidoglio. "È inaccettabile vedere Roma medaglia d'oro alla resistenza, città della pace - aggiunge - umiliata dall'arroganza di chi conosce solo il linguaggio della violenza".
Ognibene(LeU), a C.Massimo violento fascismo - "La vera marcia su Roma violenta e fascista è quella di oggi al Circo Massimo. Questa di oggi è la logica conseguenza dell'esempio dato da Pappalardo, Meloni e Salvini che consapevolmente o inconsapevolmente sono scesi in piazza il due giugno contro tutto e tutti". Così in una nota il capogruppo LeU in Consiglio regionale del Lazio Daniele Ognibene. "Forza Nuova - aggiunge - ha raccolto il testimone e sta mettendo a ferro e fuoco il centro di Roma. È ora che si chiudano i covi dove si pratica il nazifascismo. A via Taranto 57 vi è un pub che gode di impunità. Non si capisce a quale titolo una birreria che espone in ogni dove croci celtiche possa continuare la sua attività politica. Senza dubbio va applicata la legge che vieta ogni propaganda e riferimento all'apologia di fascismo - continua Ognibene - e per di più in questo luogo da quello che risulta è occupato abusivamente e infischiandosi di ogni regola vanta anche un'attività commerciale. Va ripristinata la legalità e non si può più vedere che vengano tenuti aperti spazi a chi continua a propagandare idee che hanno lasciato un segno di profondo dolore e sdegno nel nostro Paese. È tornata la strategia della tensione fascista - conclude Ognibene - ed è ora che Salvini e Meloni o prendano le distanze da questi violenti ed abbassino i toni e ritornino al dialogo democratico".
Fonte: Ansa.it
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